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Aborti Ripetuti

Gli aborti ripetuti sono uno dei principali motivi per cui i pazienti si rivolgono agli specialisti della fertilità. Sebbene un aborto spontaneo possa verificarsi in qualsiasi gravidanza, la sua ripetuta manifestazione richiede un’indagine più approfondita. 

Alcuni esperti sottolineano che le perdite di gravidanza non devono necessariamente essere consecutive per essere considerate un problema, e la nascita di un neonato vivo tra un aborto e l’altro non riduce necessariamente il rischio di recidiva. Inoltre, non esiste un consenso universale sul numero esatto di aborti richiesto per avviare un’indagine medica dettagliata. 

Una diagnosi tempestiva e un approccio personalizzato possono contribuire a un esito positivo in una futura gravidanza. Con un’adeguata valutazione, è possibile individuare i fattori che influenzano la gestazione e proporre soluzioni per migliorare la fertilità. 

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Quali sono i tipi di aborti ripetuti?

  • Aborto biochimico

    Si tratta di una gravidanza precoce rilevata tramite test delle urine o del sangue, ma che non si sviluppa abbastanza da essere visibile ecograficamente. I livelli di β-hCG diminuiscono gradualmente senza necessità di intervento medico.

  • Aborto ritenuto

    Una gravidanza che smette di svilupparsi dopo l'impianto dell'embrione, senza però un'espulsione immediata. Viene spesso diagnosticato tramite ecografia, quando non viene rilevata attività cardiaca.

  • Aborto tardivo

    Si verifica dopo la 12ª settimana e fino alla 20ª settimana di gravidanza.

  • Parto prematuro

    Quando la perdita del feto avviene oltre la 20ª settimana di gestazione.

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Cause degli aborti ripetuti

Cause genetiche

Le cause genetiche legate all'embrione includono alterazioni del cariotipo dei genitori e mutazioni cromosomiche associate all’età materna avanzata e/o a problemi nello sperma.

Disturbi immunologici o della coagulazione

I disturbi immunologici o della coagulazione nella futura madre rappresentano una delle principali cause note di aborto spontaneo.

Infezioni nel primo trimestre

Le infezioni nel primo trimestre, come il citomegalovirus, la toxoplasmosi o la rosolia, possono essere fattori di rischio per l'aborto spontaneo.

Altri fattori di rischio

Esistono ulteriori fattori che aumentano il rischio di aborti ripetuti, come l’obesità materna, patologie correlate (ipertensione, diabete) e la gravidanza gemellare.

Prevenzione e Trattamento degli Aborti Ripetuti

Per prevenire gli aborti ripetuti, è essenziale eseguire diversi esami e valutare tutti i fattori di rischio.
Innanzitutto, devono essere effettuati esami sierologici per rilevare infezioni come la rosolia, il citomegalovirus e la toxoplasmosi.

Inoltre, valutiamo la morfologia dell'utero e la pervietà delle tube di Falloppio tramite ecografia o isterosalpingografia, al fine di escludere malformazioni o fibromi.

È fondamentale anche l'indagine sulle trombofilie o i disturbi della coagulazione, poiché possono causare la formazione di coaguli che compromettono il flusso sanguigno, rendendo la gravidanza a rischio.

In caso di aborti ripetuti, è necessario esaminare il cariotipo dei genitori e sottoporre gli embrioni a screening genetico preimpianto (PGD) per escludere anomalie genetiche o alterazioni strutturali.
Inoltre, lo screening genetico preimpianto per aneuploidie (PGT-A) può essere effettuato per rilevare anomalie legate all'età materna avanzata o a problemi nel seme, al fine di selezionare gli embrioni con la maggiore probabilità di impianto riuscito e gravidanza vitale.